Zebrafish and other aquatic models in Mediterranean labs

ZEBRAFISH, KILLIFISH, OCTOPUS... AND BEYOND

November 6, 2017


Gli organismi acquatici rappresentano dei meravigliosi sistemi modello in biologia, e il loro utilizzo in biotecnologie e biomedicina, così come in farmacologia, tossicologia, eco-fisiologia e ambiente, sta contribuendo ogni giorno di più all’avanzamento della ricerca nelle scienze della vita, favorendo così il progresso scientifico.

Tra i vertebrati, il ciprinide zebrafish (Danio rerio) costituisce oggi uno tra i modelli acquatici più affermati e meglio impiegati nei numerosi ambiti della moderna ricerca scientifica, tanto da rappresentare di fatto un vero e proprio kit biologico (‘the zebrafish toolbox’): conservazione anatomo-funzionale rispetto agli altri vertebrati, elevata fecondità e generazione di embrioni trasparenti che si sviluppano ex utero sono solo alcune delle caratteristiche che rendono questo pesce un modello di elezione per gli studi biologici.

Accanto a zebrafish, il notobranchide torquoise killifish (Nothobranchius furzeri) – il vertebrato dalla vita più breve mai descritta in condizioni di laboratorio – sta rapidamente emergendo come eccellente modello biologico acquatico per lo studio del metabolismo e dei meccanismi biologici d’invecchiamento.

Tra gli invertebrati, il polpo (Octopus spp.) costituisce ai nostri giorni uno dei modelli acquatici più intriganti e ricchi di prospettive di sviluppo perché offre ampie possibilità di indagine biologica grazie soprattutto alla sua flessibilità comportamentale, capacità di adattamento e abitudini alimentari. In tal modo, questo modello acquatico aiuta a comprendere meglio i meccanismi che regolano alcuni comportamenti evolutivamente conservati e/o certe risposte organiche rispetto all’esposizione a specifici fattori e molecole.

L’iniziativa – organizzata da Università degli Studi di Napoli Federico II, Università del Salento e Università degli Studi di Palermo, con il supporto di Tecniplast spa, il patrocinio dell’associazione di settore AISAL e delle infrastrutture BIOforIU e ATeN Center – prevede tre distinti appuntamenti che sviluppano tematiche differenti ma unite da un unico obiettivo: promuovere e diffondere l’impiego di tali modelli nei laboratori del bacino del Mediterraneo.

Il secondo dei tre appuntamenti programmati, dal titolo ‘Zebrafish, killifish, octopus… and beyond’, si terrà il 6 novembre presso l’Università del Salento – Sala Conferenze – Edificio Roasio – Piazza Tancredi, 7 – Lecce.

La giornata si svilupperà in una sessione scientifica mattutina, nella quale verranno illustrati storia, stato dell’arte, potenzialità d’impiego attuali e prospettive di sviluppo futuro della ricerca che ha come protagonisti zebrafish, turquoise killifish e Octopus, ed una sessione tecnico-scientifica pomeridiana, nella quale si discuterà di più degli aspetti relativi a mantenimento, salute, welfare e gestione dei modelli. Tutto – sulla scorta dell’esperienza già maturata per ottimizzare l’utilizzo dei modelli attuali – anche nella prospettiva di rendere sempre più vario il numero delle specie acquatiche mantenute in laboratorio. In allegato il programma.

Per partecipare all’evento occorre registrarsi entro il 3 novembre 2017, compilando l’apposito form e inviandolo all’indirizzo zfmedlab@gmail.com. L’iscrizione sarà confermata solo ricevendo apposita risposta di accettazione. È previsto un numero massimo di 100 partecipanti. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Università degli Studi di Napoli Federico II

Unipa2017 Palermo – Città Universitaria

Università del Salento

under the patronage of:
Associazione Italiana per le Scienze degli Animali da Laboratorio

with:
Tecniplast | Laboratory Animal Equipment